Il PLRT condivide che ci troviamo di fronte ad un deciso passo avanti rispetto al precedente Accordo quadro. Il dossier rappresenta un miglioramento, ma richiede correzioni sostanziali per tutelare le specificità del Ticino. Con i suoi deputati alle Camere federali, il PLRT si impegnerà quindi a lavorare per il miglioramento degli accordi, in particolare affinché la clausola di salvaguardia diventi applicabile anche a livello regionale e affinché vengano previste misure compensatorie per i Cantoni – come il Ticino – maggiormente esposti alle ripercussioni negative della libera circolazione. Infine, attenzione particolare sarà dedicata anche all’accordo sull’energia elettrica, soprattutto a tutela dell’idroelettrico, un settore chiave fondamentale per il futuro della produzione indigena di energia pulita.
In sintesi, Il PLRT conferma il proprio impegno a difendere e promuovere le peculiarità del Cantone, condividendo le quattro priorità politiche molto chiare:
- Mercato del lavoro: protezione del tessuto economico ticinese e lotta alle distorsioni lungo la frontiera;
- Clausola di salvaguardia effettiva: applicabile anche a livello cantonale o regionale, con criteri chiari, realistici e attivabili quando necessario;
- Immigrazione: misure di compensazione interne per i Cantoni più esposti agli effetti della libera circolazione, nonché controllo degli abusi;
- Mercato elettrico: garanzie e chiarimenti sull’accordo energia a tutela di sicurezza di approvvigionamento, prezzi e produzione locale – pensando anche alle future riversioni delle acque.
Il PLRT si è inoltre schierato sin da subito a favore del referendum con doppia maggioranza (popolo e Cantoni). Salutiamo quindi nuovamente con favore che il Governo ha oggi ribadito questa esigenza, coerente con lo spirito del federalismo e con la responsabilità del Ticino quale Cantone di frontiera.
Alessandro Speziali, presidente: “È un passo nella direzione giusta rispetto all’Accordo quadro bocciato tempo fa. Ora lavoriamo per inserire in modo vincolante gli interessi del Ticino: clausola di salvaguardia cantonale, correttivi sulla libera circolazione e garanzie sull’energia. Con queste condizioni, la Svizzera potrà consolidare relazioni stabili con l’UE, senza sacrificare la nostra autonomia”.